Infertilità maschile
Per infertilità si intende la difficoltà a concepire per una coppia che ha rapporti sessuali completi, cioè penetrativi, non protetti, regolari, con eiaculazione intravaginale senza uso di mezzi contraccettivi, da almeno un anno.
I dati ufficiali circa la diffusione di questa condizione sono in continuo aumento anche grazie alla evoluzione tecnico-scientifica che offre possibilità diagnostiche sempre più raffinate e soluzioni terapeutiche sempre più evolute.
I medici specialisti coinvolti nell’iter diagnostico-terapeutico della coppia infertile sono il ginecologo-endocrinologo e l’ andrologo-endocrinologo che, ognuno per suo conto, intervengono con le proprie competenze specifiche sulla sfera femminile o maschile. La novità sta proprio nel comprendere che la fertilità della coppia non dipende solo dal soggetto femminile, da sempre ritenuto l’elemento su cui orientare l’attenzione sia diagnostica che terapeutica.
Negli ultimi decenni, infatti, si è compreso meglio quanto la componente maschile sia responsabile alla pari della femminile della difficoltà di concepire di una coppia. Ed è così che oggi possiamo affermare che il problema infertilità riconosce cause maschili alla pari di quelle femminili ( circa il 40% cause maschili, 40% femminili, 20% miste, maschili e femminili insieme ).
Quindi la infertilità maschile è una condizione molto rappresentata nelle coppie con difficoltà di concepimento e di essa, a pieno titolo, si deve occupare l’andrologo-endocrinologo per la molteplicità e la complessità di cause che la determinano e che richiedono un approccio diagnostico-terapeutico specialistico da parte di esperti del settore.
Facendo quattro conti possiamo capire la dimensione del fenomeno: se teniamo presente che la percentuale delle coppie che soffrono della difficoltà a procreare ad un anno di distanza dall’inizio di rapporti non protetti raggiunge circa il 32% delle coppie totali, percentuale che si riduce a 26% a due anni di rapporti non protetti e che di queste il 60% riconosce una causa o concausa maschile, si comprende facilmente quanto incidano, nella salute sessuale dell’uomo, le insufficienze spermatiche che, per qualsiasi causa siano prodotte ( basso numero, ridotta mobilità, eccessiva atipica degli spermatozoi ) dimostrano di essere una condizione diffusa nei giovani uomini contemporanei.
Allora diventa importante riflettere sulle cause di questa insufficienza spermatica per cercare di prevenirla prima ancora di curarla. Diventano quindi necessarie certe attenzioni all’apparato genitale maschile sin dai primi anni di vita al fine di accorgersi precocemente di patologie infantili importanti eventualmente presenti come criptorchidismo, ipospadia, idrocele, varicocele che sono condizioni predisponenti alla insufficienza spermatica dell’adulto.
Anche altre attenzioni vanno sottolieante come un’accurata e regolare igiene intima, e la protezione dei testicoli da agenti esterni come l’abbigliamento eccessivamente stretto ( slip, jeans ecc ), l’eccessiva esposizione a radiazioni ionizzanti e l’inquinamento. Anche alcune pratiche sportive senza l’uso di un adeguato abbigliamento sportivo ( come il ciclismo, l’equitazione ) possono incidere negativamente sull’apparato riproduttivo. Sicuramente l’abuso di alcool e fumo, l’uso di droghe e prolungato di alcuni farmaci e, infine, alcuni fattori ambientali possono nuocere al buon funzionamento della spermatogenesi ( il processo che conduce alla formazione degli spermatozoi ) cominciando da una alimentazione eccessivamente ricca di estrogeni ( come le carni ) durante l’infanzia o addirittura, nelle madri, durante la gestazione. Alcune abitudini di vita e consuetudini moderne come quella di procreare ad età sempre più avanzata a causa della difficoltà di sposarsi e metter su famiglia svolgono un loro ruolo nel determinare l’alto numero di coppie infertili.
Una rinnovata attenzione a queste precondizioni di infertilità va suggerita continuamente a pazienti e medici specialmente in età pre-adolescenziale e adolescenziale, magari associata ad una valutazione routinaria scrupolosa dei testicoli del bambino, ma anche dell’adolescente e del giovane uomo.
Per una buona fertilità da grandi occorre occuparsi sin da giovani dell’apparato genitale !
Una buona opera di sensibilizzazione dei genitori sin dai primi anni di vita, sulla salute dei testicoli può permettere ai casi di ritenzione testicolare ( criptorchidismo ) di essere svelata più precocemente e di trovare soluzioni capaci di una restituito ad integrum anche funzionale del testicolo. Ricordiamo che un criptorchidismo operato nei primi 2, massimo 3, anni di vita permette l’ abbattimento di conseguenza importanti sul testicolo anche a distanza, in età adulta, come ad esempio la infertilità stessa..
Anche il varicocele rappresenta una concausa della sterilità. Tutti gli adolescenti dovrebbero essere informati di cosa è, come si presenta, quali conseguenze può portare. Una varicocele di 2° grado già deve essere attentamente valutato per evitare che crei un aumento di temperatura testicolare con conseguente danno dei tubuli seminiferi e rischio di insufficienza spermatica. A questo vanno aggiunti tutti quei fattori locali di pressione, costrizione, riscaldamento testicolare favoriti da indumenti intimi stretti, calzoni rigidi come la stoffa dei jeans ecc.
Anche infezioni e infiammazioni locali rappresentano un buon rischio di compromettere la capacità produttiva degli uomini, quindi l’attenzione in questi casi deve sempre estendersi anche ad una valutazione spermatica ogniqualvolta esiste sospetto o certezza di una infezione urinaria, prostatica, spermatica, uretrale.
Non ci stancheremo mai di ripetere che OGNI RAGAZZO dovrebbe essere visitato da un ANDROLOGO durante l’ ADOLESCENZA e la GIOVANE ETA’ per evitare di scoprire in ritardo, da adulto, situazioni difficili da trattare e che a quell’ età sono ancora ben CORREGGIBILI.
LO SPERMA
Lo sperma si può analizzare in tanti modi a secondo di ciò che si indaghi o che si sospetti. Si comincia con un esame detto SPERMIOGRAMMA o SPERMIOISTOGRAMMA che racconta lo stato procreativo generico dello sperma stesso, infatti riporta numero, motilità degli spermatozoi, la loro morfologia, il Ph e la fluidificazione del plasma seminale: tutti parametri che hanno un loro valore diagnostico ma che non sempre corrisponde ad un vero e proprio stato di fertilità. Infatti si incontrano spesso spermi che a laboratorio sembrano non del tutto adatti alla procreazione ma che in vivo riescono, all’atto pratico, a concepire.
Quindi se da un lato l’invito è sempre quello di non sottovalutare nessuna possibile causa di infertilità e sottoporsi all’esame dello stesso, dall’altra dobbiamo dire che l’esame in sé non è un dato assoluto di fertilità tanto è vero che molte volte uomini con con n° di spermatozoi ben al disotto dei parametri ritenuti normali dal laboratorio sono stati capaci di procreare più facilmente di altri con dati di laboratorio molto più favorevoli.
Tutto ciò è dovuto alla estrema variabilità del parametro “FERTILITA'” che dipende da fattori di coppia che intervengono in “vivo” ma non sono registrabili dal laboratorio.
E’ così che appare sempre più opportuno distinguere un giudizio di “normalità” dello sperma dal giudizio di “fertilità” della coppia, che solo in parte corrisponde alla sua normalità anatomo-biologica e sul quale si può esprimere solo un fattore statistico di probabilità di concepimento.
L’esame dello sperma è allora importante ?
Certamente, se svolto da mani esperte, inutile se affidato a laboratori generici !
Esso può raccontarci molte cose anche della salute dell’uomo, di come funzionano le parti anatomiche che attraversa, della integrità dell’assetto ormonale, di infezioni e patologie genitali e non solo: ci può dare indicazioni sullo stato dei testicoli, degli epididimi, delle vescicole seminali, della prostata ecc. E’ per questo che l’analisi di questo liquido biologico assume una importanza che va, anche, oltre all’indice di fertilità facendo scoprire patologie anatomo-funzionali dell’apparto riproduttore.
A tal fine lo sperma deve essere analizzato in modo approfondito non solo per la valutazione degli spermatozoi ma anche sotto il profilo biochimico, immunologico, ossidativo, di funzionalità, integrità e vitalità degli spermatozoi.
Le metodiche di analisi dello sperma oggi sono molto raffinate e permettono di valutare molti aspetti fisici, chimici, colturali, istologici e citologici dello stesso e l’Organizzazione mondiale della Sanità già dal 1980 emana periodicamente indicazioni per una standardizzazione degli esami eseguiti sullo sperma così che in ogni parte del mondo si possa valutare uno sperma secondo standard di qualità e parametri di sicuro significato interpretativo. Ogni laboratorio che si rispetti, e ahimè non tutti lo sono in ambito andrologico, dovrebbe attenersi a tali raccomandazioni eseguendo esami interpretabili dagli andrologi e comparabili anche fra laboratorio e laboratorio. Purtroppo questo non è facile da trovare e quindi avere un laboratorio di fiducia è ormai la prassi per un andrologo che opera sulla base dei risultati ottenuti dalle analisi eseguite e quindi sulla scorta di queste esprime una diagnosi e sceglie e valuta una terapia.
Il nostro laboratorio di fiducia è il CYTOLAB di PERUGIA che offre un’ alta attendibilità dei risultati, garanzia indispensabile per l’attività clinica del nostro Specialista.
Considerando che la maturazione della cellula spermatozoo impiega circa 70 giorni a livello del testicolo ed altri 10-15 a livello dell’epididimo si deduce che l’analisi dello sperma è indicativa dello stato di salute degli ultimi tre mesi e quindi assume una importanza superiore a quella che comunemente gli si riconosce e che una adeguata diagnosi necessita di una ripetizione a distanza dell’esame spermiografico per confermare le condizioni emerse con il primo spermiogramma.
Lo sperma deve essere ottenuto attraverso una masturbazione in condizioni igieniche controllate sia dei genitali che della mano, raccolto con attenzione a non disperdere nemmeno una goccia perché ogni sua parte è indicativa dello stato dell’organo da cui proviene,: prostata, vescicole, ghiandole accessorie, epididimo, testicolo. Va raccolto preferibilmente in laboratorio non prima di 4 giorni di astinenza sessuale ( evitando qualsiasi modalità di emissione spermatica ) ed analizzato entro 30’ dalla raccolta per valutare parametri come la coagulazione e la successiva fluidificazione, nonché Ph, quantità e viscosità che risentono in modo critico del passare dei minuti. A queste valutazioni si aggiungono quelle relative alla conta degli spermatozoi, alla loro motilità ( che va misurata ai 30’ e ai 120’ dalla emissione ) e alla loro morfologia degli spermatozoi stessi.
PRINCIPALI PARAMETRI DI NORMALITA’ DELLO SPERMIOGRAMMA
Quantità liquido seminale 2- 6 ml
Fluidificazione ( dopo coagulo ) dopo 20’
Ph 7 – 8
Viscosità ( dopo fluidificazione ) normale
Numero spermatozoi 15-120 milioni /ml
Forme normali: 15 %
Motilità totale a 2 ore : > 50%
Uno spermiogramma così eseguito dice già abbastanza ma oggi, per avere un quadro più definito occorre accedere all’analisi di molti più parametri che vanno dai dosaggi ormonali, a quelli colturali ( spermiocoltura ), ad un’ attenta ecografia con EcoColorDoppler eseguita da uno specialista andrologo che sa cosa andare a cercare e valutare.
A volte, in caso di forte carenza di spermatozoi anche gli esami genetici possono avere importanza.
Ma ancora più importante è uno sguardo approfondito al liquido seminale: una diagnosi seria non ne dovrebbe mai fare a meno. Si tratta di esami da eseguire sullo sperma in occasione e in aggiunta allo spermiogramma di cui dicevamo sopra. Si comincia con un’ attenta e dettagliata lettura delle anomalie morfologiche dei nemaspermi che permetta di farsi già un’ idea sulla problematica di base ( infezione ? varicocele? genetica? patologia testicolare,epididimaria,prostatica? ecc. ). A tale lettura è sicuramente importante aggiungere una valutazione della vitalità degli spermatozoi, della condensazione cromatinica ( componente genomica dello spermatozoo determinante per l’efficacia del concepimento ); una corretta analisi del liquido seminale non può prescindere dal dosaggio delle sostanze in esso contenute come delle altre cellule in esso presenti; anche la presenza di agglutinazioni di spermatozoi è importante perché può far sospettare la presenza di anticorpi antispermatozoo capaci di immobilizzarli e farli precipitare; anche la presenza di radicali liberi adesi agli spermatozoi è determinante perché capaci di ridurre motilità e capacità di penetrazione nell’ovulo; tutti questi ed altri parametri sono irrinunciabili per una corretta e approfondita analisi delle cause di infertilità maschile, utile per comprendere le cause, suggerire l’approccio terapeutico e comunque orientare alla soluzione.
Oggi come oggi per ogni coppia che desidera convintamente un figlio è possibile trovare una soluzione utile ed efficace tenendo conto delle sue motivazioni e delle opportunità concesse dalla scienza, ma seguendo un iter graduale che non escluda a priori la via naturale del concepimento.
Nel nostro Studio
Le coppie che si rivolgono al nostro studio per l’approfondimento di una condizione di difficoltà procreativa vengono sottoposte, per prima cosa, ad un esame completo dello sperma presso il laboratorio da noi accreditato come riferimento, in quanto la sicurezza dell’accertamento laboratoristico è alla base di una corretta diagnosi e ci permette un valido monitoraggio degli interventi terapeutici.
PRIMA VISITA
E’ importante che la donna sia presente alla visita ed abbia già percorso un suo iter diagnostico iniziale cioè relativo alla valutazione della sua capacità ovulatoria: qualora ciò non fosse stato fatto la si invita a farlo, non dobbiamo infatti mai scordare che le cause di difficoltà procreativa posso associarsi nel 20 % dei casi.
Immediatamente viene raccolta una attenta anamnesi di coppia ( spesso è l’occasione per scoprire pregresse patologie non considerate importanti o trascurate ) eseguita visita andrologica e forniti suggerimenti per un adattamento del comportamento sessuale finalizzato all’obiettivo procreativo: come controllare l’ ovulazione con metodi naturali, come organizzare tempi, cadenze e modalità dei rapporti sessuali per renderli più efficaci. Sappiamo che queste raccomandazioni sono molto utili alla coppia sia in termini rassicurativi che di efficacia tanto che è riconosciuto statisticamente che il 13% delle coppie sono in grado di risolvere le proprie difficoltà procreative già nel corso degli approfondimenti diagnostici ancor prima di applicare interventi terapeutici specifici. Contestualmente vengono prescritti esami diagnostici ormonali, colturali, spermatici approfonditi e genetici ( se necessari ).
PRIMO CONTROLLO
Al primo controllo eseguiamo SEMPRE una Ecografia Andrologica ( testicolare, vescicale, peniena ) con EcoColorDoppler presso il nostro studio ( perchè tale esame è troppo operatore dipendente per delegarlo ad altri )
Viene fatto il punto sugli esami eseguiti al fine di individuare eventuali cause e avviare la loro correzione, ove possibile. Non si trascurano, ovviamente, nemmeno cause psicologiche legate a eccessive preoccupazioni ed ansie che sono capaci di modificare e compromettere uno stato di normale funzionalità ormonale, anche nella donna.
Le terapie possono essere sintetizzate in terapie specifiche di eventuali patologie di base, endocrinologiche, organiche, oppure trattamenti ad hoc per la correzione di deficit della motilità e del numero degli spermatozoi nonché per il miglioramento del liquido seminale, inteso come fluido in cui nuotano gli spermatozoi.
Quello che è molto importante è che in molti soggetti che si rivolgono all’Andrologo per infertilità poi scoprono l’importanza di un approfondimento a tutto tondo sullo stato di salute genitale e sessuale della persona.