Prevenzione sin da Adolescenti
Pensare alla Andrologia come una specialità tipica dell’ adulto è limitativo perché l’apparato di cui si occupa, quello genitale maschile, è il perno dello sviluppo, della fase puberale che corrisponde all’ età adolescenziale.
Per questo occuparsi dei maschi è d’obbligo durante lo sviluppo per verificarne il buon esito. E l’infanzia stessa non fa eccezione: sin dalla nascita è importante prestare attenzione per evidenziare precocemente condizioni che, se trascurate, potrebbero compromettere la funzione sessuale e procreativa in età adulta.
Mai come nel caso della andrologia è determinante la tempestività dei controlli, perché tutto si sviluppa nel tempo, con gradualità e continuità.
E’ importante quindi che genitori e pediatra colgano subito, sin dai primi mesi di vita del neonato, eventuali alterazioni a livello genitale come criptorchidismo ( testicolo ritenuto ), idrocele ( liquido peritoneale residuo attorno al testicolo ), ernia inguinale, fimosi e parafimosi, ipospadia…
La caratteristica dell’apparato maschile, tutto esterno quindi facilmente visitabile con un’ attenta palpazione, permette al pediatra o al medico di famiglia di svolgere una prima, importantissima valutazione dalla quale dedurre l’invio o meno allo specialista. I tempi infatti di intervento sono stretti e ormai ben conosciuti: un criptorchidismo, infatti, deve essere valutato e trattato, anche chirurgicamente nel secondo anni di vita, un idrocele entro i 36 mesi e così via.
In età adolescenziale poi la visita è ancor più facile anche se meno accettata per le risapute riservatezze adolescenziali e resistenze a mostrarsi durante i repentini cambiamenti dell’ apparato che più di ogni altro viene istintivamente protetto. Proprio per questo se le resistenze del giovane a farsi visitare dal medico, conosciuto e gravitante nello stretto giro di famiglia o di paese, non vengono superate è allora il caso di ricorrere ad uno specialista andrologo esterno che per specifica professione venga riconosciuto idoneo e terzo nel valutare il livello di sviluppo e l’ integrità dell’apparato stesso. Ciò è ancor più necessario oggi che i giovani non vengono sottoposti più nemmeno al controllo, sia pure rapido e superficiale, della visita di leva obbligatoria.
Oggi ogni Andrologo che si rispetti ha nel proprio studio un ecografo con il quale potrà anche contestualmente valutare, se necessario dopo la visita, gli aspetti dell’apparato genitale bisognosi di ulteriore approfondimento: per cui oggi la rapidità della diagnosi non giustifica un rinvio del consulto, con una visita di mezz’ora si può ottenere un giudizio sul grado di sviluppo, sulla integrità dell’apparato o l’eventuale richiesta di ulteriori esami di approfondimento del quadro o il suggerimento di trattamenti specifici.
E’ importante ricordare a questo punto che i tumori del testicolo sono la neoplasia più frequente del giovane maschio e che la loro individuazione tempestiva permette interventi terapeutici che stanno portando ad una altissima statistica di risoluzione per la stragrande maggioranza di essi.
E’ altresì importatissimo riconoscere che il controllo tempestivo della sfera genitale è determinante per la prevenzione della infertilità maschile, causa presente in metà delle coppie infertili da sola o come concausa.
E’ bene pensarci in tempo: un controllo della sfera genitale è rapido e indolore e può evitare conseguenze importanti.
A questo punto penso sia utile riassumere cosa controllare nell’adolescente e giovane maschio durante la visita dal medico di famiglia:
TESTICOLI: volume, consistenza e forma
EPIDIDIMI: ingrossamenti ( in forma nodulare duro elastica ) sopra o sotto il testicolo.
VENE SCROTALI: ingrossamento e/o presenza di un pacchetto di gavoccioli venosi, di consistenza molle, sopra, di lato o sotto il testicolo ( visitare anche in ortostatismo) .
APPARATO MAMMARIO: controllare il trofismo delle ghiandole mammarie
PENE: assicurarsi della facilità di scivolamento del prepuzio fin sotto il solco balano prepuziale per scoprire tutto il glande e verificarne l’igiene.
La presenza di almeno una di queste condizioni è motivo sufficiente per l’invio dallo specialista per una ecografia.
Inoltre LA STORIA conta molto: un giovane che ha sofferto di criptorchidismo, anche se operato nei tempi giusti, entro 24 mesi, deve essere sottoposto a ecografia testicolare ogni due anni almeno durante lo sviluppo e almeno ogni 5 anni per tutta la vita ( perché il testicolo ritenuto è molto più predisposto ad ammalarsi ).
vedi anche: Gli incurvamenti congeniti